Veste i colori dell’Ebolitana per un paio d’anni, trasferendosi al Benevento nell’annata 1991-1992, nuovamente nel quarto livello del calcio italiano. Sporting Club Biagio Nazzaro (ex asso motociclistico prematuramente scomparso), e assunse il nome di Associazione Calcio Riccione nel 1940 e utilizzò il bianco e l’azzurro come colori sociali, ma all’origine indossava una maglia verde accompagnata da calzoncini neri. La S.S. Lazio ha deciso nella stagione 2003-04, sotto la presidenza dello scomparso presidente Ugo Longo, di ritirare la maglia nº 12 come segno di riconoscenza verso la Curva Nord, cuore della tifoseria biancoceleste, considerata il dodicesimo uomo in campo, soprattutto in quella particolare annata durante la quale il club romano versava in condizioni di squilibrio finanziario. Che tutto questo non contasse, che una chiesa, un convento, fossero invece un rifugio dove si ascolta con le palme sul viso calmarsi il battito del cuore? La sua intelligenza tattica gli consente di essere abile nel gioco corto e nella visione a tutto campo. Nel 1939 gareggia tra gli indipendenti con il Dopolavoro Comunale di Tortona. Nel secondo turno affronta la formazione del Crotone battendola ai calci di rigore. La stagione successiva parte come era iniziata la precedente, dopo cinque sconfitte in sette giornate viene esonerato Martino e, dopo tre giornate in cui siede il secondo in panchina, viene chiamato Massimo Carnevale.
Fausto Coppi nasce a Castellania, in provincia di Alessandria, il 15 settembre 1919, quarto dei cinque figli di Domenico Coppi e di Angiolina Boveri (gli altri sono, in ordine, Livio, Dina, Maria e Serse); i genitori erano originari del comune di Quarna Sotto e in seguito si spostarono proprio a Castellania, dove divennero proprietari di un fondo coltivato a granturco e vite. Vinse cinque volte il Giro d’Italia (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953), record condiviso con Binda e Merckx, e due volte il Tour de France (1949 e 1952), diventando anche il primo ciclista a conquistare le due competizioni nello stesso anno. Il 9 aprile esordisce nelle gare per professionisti, correndo il Giro della Toscana come indipendente, ma è costretto al ritiro per un incidente meccanico (vince Bartali). Può nel frattempo lasciare l’impiego di garzone alla salumeria Merlano e lavorare come macellaio per i contadini della zona, riuscendo a guadagnare 20 lire a settimana; si procura inoltre, con 600 lire, una nuova bicicletta, una Prina realizzatagli su misura da un ciclista di Asti.
Livorno si dimostrò all’avanguardia anche nell’applicazione di nuove tecnologie: nel 1888 fu aperta la quarta centrale elettrica d’Italia, nel 1889 entrarono in funzione i primi lampioni pubblici elettrici, nell’estate del 1896 si proiettò uno dei primi spettacoli cinematografici italiani all'»Eden» (attuale Terrazza Mascagni), nel 1899 entrò in funzione presso l’Ospedale di Sant’Antonio il primo apparecchio a raggi X, nel 1903 l’illuminazione pubblica ad incandescenza elettrica, dal 1906 la pavimentazione bituminosa per le strade, e nel 1907 fu inaugurata una centrale elettrica (a cui poi, nel dopoguerra, è subentrata la Centrale termoelettrica Marzocco). Al termine della quarta tappa, Bartali è ormai fuori gioco per la vittoria finale, a un quarto d’ora da Coppi. Coppi è dotato di una notevole agilità muscolare, gambe lunghe e sottili, un sistema endocrino molto efficiente e un sistema cardiorespiratorio fuori dal comune (torace ampio, capacità polmonare di 7,5 litri e 34 pulsazioni cardiache/minuto a riposo), qualità che ne esaltano la resistenza sotto sforzo. Nella Serie A, dove il gioco è spesso fisico, questa caratteristica è molto utile. Il tifo cesenate, particolarmente caldo e attivo, si accende specialmente nei derby con la principale squadra rivale, il Bologna: questa rivalità, molto sentita da entrambe le parti, deriva da quella culturale esistente tra le regioni storiche di Romagna ed Emilia.
Serie B. Dal 2010 una certa frangia dei tifosi foggiani ha rapporti di amicizia con i sostenitori del Grenoble, squadra francese. Credo di essere uno dei maggiori sostenitori di Max Allegri al mondo, ma credo di essere anche piuttosto realista e obiettivo e, quando ritengo che una storia sia finita, sono convinto che la cosa migliore per tutti sia che le strade si separino, senza mai guardarsi indietro. S’impose sia nelle più importanti corse a tappe sia nelle maggiori classiche di un giorno. Il 28 maggio dello stesso anno partecipa alla Coppa Città di Pavia; in quell’occasione Cavanna scrive un biglietto a Giovanni Rossignoli della Bianchi, tra gli organizzatori della corsa, raccomandandogli due nomi, Fausto Coppi e Isidoro Bergaglio (classe 1914): «Ti mando due miei allievi. Coppi vincerà il primo premio, Bergaglio farà quello che potrà. È lui a intravedere le possibilità del giovane Coppi di diventare un campione. Il giovane Coppi effettuava consegne in bicicletta, maglie calcio belle ricevendo una paga settimanale di 5 lire e tornando dai genitori a Castellania ogni domenica. Coppi disputa la sua prima gara ufficiale il 1º luglio del 1937, da non tesserato, sul circuito della Boffalora (Castellania-Sarezzano-Tortona-Villalvernia-Castellania), ma è costretto al ritiro per una foratura.