Marcos Llorente Moreno (Madrid, 30 gennaio 1995) è un calciatore spagnolo, centrocampista dell’Atlético Madrid. Nelle ultime due stagioni Adidas ha scelto diversi colori per la maglia casalinga del Real Madrid. Domani il direttivo del Real dovrebbe sancire il divorzio dal campione portoghese destinato alla Juve, e nelle ultime ore in ambienti “merengues“ anche il nome di Maurito è girato fra i possibili sostituti di CR7. Il gol di Citro ha illuso per poco gli arancioneroverdi, ripresi dalla bestia nera Palombi (4 gol al Venezia nelle ultime tre sfide) ma di sicuro più vicini alla vittoria sfiorata da Vrioni all’85’ a tu per tu con Vigorito che alla sconfitta. Inoltre la differenza reti è a favore del Marsiglia, cui quindi basterebbe anche un pareggio a reti bianche in tre partite per vincere il titolo. ‘Capitan Futuro‘ sta seguendo le orme di Totti per attaccamento alla maglia, con 544 presenze fino all’2 febbraio 2017. De Rossi, che finora ha segnato 55 reti, è anche l’unico calciatore della Roma ad aver preso parte a tre mondiali di calcio. Ho sempre avuto una grande ammirazione, anche perché c’è un certo parallelismo tra le nostre carriere.
Ale, perché chiamarlo Del Piero a me viene strano, trasmette qualcosa di speciale anche quando respira. Ci sono anche dei momenti in cui non ha dato niente. Alessandro Del Piero è stato colui che mi ha fatto innamorare del calcio; non solo per le sue qualità tecniche ma anche per il grande uomo che ha dimostrato di essere. Ad Alessandro Del Piero, per il suo modo di giocare, per come tirava le punizioni, per la sua professionalità e perché non discuteva mai con nessuno, né dentro né fuori del campo. Alessandro sei stato il mio modello, il campione che ho sempre ammirato e al quale ho fatto riferimento. E i sacrifici di mio padre li ho compresi nel tempo. Insomma, Nicola Citro rimane un jolly prezioso, per cui Zenga ha speso parole importanti nel dopo gara del match pareggiato al Penzo con il Lecce. Enrico Currò, La gara choc, in la Repubblica, 19 giugno 2002, p. Del Piero è insostituibile, ha rappresentato per la Juventus un pezzo di storia moderna. Certo che Del Piero non invecchia veramente mai! Dopo l’infortunio la Juventus ha aspettato Del Piero per due anni dopo il suo infortunio a Udine e mentre recuperava, lui prendeva lo stesso stipendio di sempre.
Juventus in azione d’attacco. Lui non ha regalato nulla alla Juventus e non dovrebbe dire che bisogna rispettare le sentenze sportive. Tanto meno dovrebbe essere complicato essendo i due brand con la J entrambi della «famiglia» Exor, la terza J, quella di John Elkann, che se interviene per coprire una mancanza dei manager, come detto sopra, potrebbe passare per il piccolo Mecenate che, piuttosto che niente, ti dà poco, ma la cosa sarebbe comunque sbagliata, perché quello spazio sulla maglia è un bel tabellone pubblicitario, molto in vista, ed è evidente che se ne appropri per l’interesse di altri marchi del gruppo. In attacco si punta nuovamente sulla prolifica coppia Spinesi-Mascara, mentre viene sacrificato De Zerbi, ceduto all’ambizioso Napoli di De Laurentiis, neopromosso in B; al posto del fantasista bresciano arriva il centrocampista offensivo Giuseppe Colucci, anch’egli presenza stabile del massimo campionato negli ultimi anni; completano il settore, oltre a Del Core, l’ultratrentenne ex Catanzaro Giorgio Corona, bomber girovago dei campi di periferia del meridione, e Fausto Rossini, ariete lanciato a cavallo del nuovo millennio dall’Atalanta e spesso frenato da problemi fisici; inoltre, viene acquistato in prestito con diritto di riscatto dai giapponesi del Tokyo Verdy Takayuki Morimoto, diciottenne attaccante inizialmente destinato alla primavera di Giovanni Pulvirenti, famoso in patria per aver battuto il record di esordiente e marcatore più giovane del campionato nipponico; non riesce a coronare il sogno di giocare col Catania in Serie A Orazio Russo, che non rientra nei piani tecnici e viene ceduto al Padova, in Serie C1.
Sotto la voce rivelazione, in Brasile nel 2014, ci è entrata di diritto la piccola, grande Costa Rica. Alex, che ho avuto come compagno di squadra, lo conosco molto bene e so l’importanza che lui ha, in campo, nel gruppo e nei confronti della gente. Dunque, essere juventini è molto difficile, ti trovi sotto una continua pressione, è logorante ma esaltante. È l’esempio di come gestire un’immagine vincente senza essere aggressivo e polemico. Giacomelli annulla valutando nella sua testa qualcosa che dal regolamento non traspare, Palacio forse doveva tagliarsi il braccio, oppure essere Flash, insomma la solita storia che coinvolge le cosidette big del campionato. Non ho mai pensato che il cervello e il cuore vengano dopo i muscoli: è la testa a comandare, è lei la nostra unica e vera padrona, lì dentro puoi trovare energie che neppure immaginavi di possedere. Sempre dentro le righe, maglie real madrid 2025 sempre positivo. Doveva smettere di giocare per dei problemi al ginocchio ma la sua forza di volontà e la grande tenacia fecero sì che continuò il suo percorso calcistico fino ad arrivare a vincere il prezioso titolo di Pallone d’Oro.
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